ISBN: mancante
“Il carattere saliente dell’opera è nel solido, fitto, apparato documentario che la sorregge, nel contrappunto di notazioni archivistiche che hanno il pregio dell’inedito. […] Molto poco ci era noto di quello che doveva essere il tempio legato al ricordo di Romualdo, dell’orientamento e dei suoi aspetti stilistici. Meno ancora, salvo timide congetture, su ciò che preesisteva a quella chiesa che fu segno di una rinascita di vita religiosa e civile. Bellifemine scruta a lungo in quel passato ed avanza ipotesi attendibili” (Luigi Russo).