ISBN: 9788868061012
Questo studio è basato sull'analisi del più antico documento amministrativo della storia di Massafra, scoperto da Espedito Jacovelli dell'Archivio di Stato di Napoli a metà degli anni '70: un codice contenente un quaterno redatto dal dottor Antonio Caricello.
Premettendo che le Cavallerizze regie, o Menestalle, furono ideate da Federico II, è probabile che anche l’allevamento sito nella Tebaide sia stato fondato dal sovrano svevo.
Il periodo esaminato vide regnare dal 1458 sino al 1494 Ferdinando I d'Aragona, conosciuto anche come Ferrante, il quale avviò un’opera di limitazione del potere dei feudatari meridionali (ricordati come i peggiori della storia).
Dal 1419 Massafra, non avendo un feudatario, era città libera, per l’intento della Regina Giovanna II d’Angiò di ripagare i massafresi per i disagi derivanti dal mantenimento della regia cavallerizza della corte di Napoli.
I cavalli allevati a Massafra erano i Corsieri napoletani e i Murgesi, ovvero i migliori del mondo, destinati soprattutto alla guerra. In Puglia si allevavano gli stalloni a Massafra, le fattrici a Laterza e presumibilmente fattrici, asini e muli a Spinazzola.
In pratica l’allevamento era una masseria regia e si concretizzava in un grandissimo recinto quadrato al cui interno si collocavano la stalla vera e propria, detta sala (quella di Massafra ospitava circa una ventina di destrieri); gli alloggi per il personale che ospitavano il maestro di stalla, il cavalcatore, gli stallieri e i fanti di stalla; i depositi, i pozzi e le cisterne.
In copertina: Jan van Eyck. Polittico dell’Agnello Mistico(part.)