ISBN: 978886806909
PRIMO CLASSIFICATO
I Premio Internazionale Salvatore Quasimodo, presieduto da Alessandro Quasimodo - sez. Testo teatrale di autore contemporaneo.
Teatro, Poesia e Provincia sociale si fondono in queste 11 Scene d’Opera diPupi con la naturalezza che deriva dalla cruda saggezza popolare.
I Pupi, dal cuore di legno e di cartone, brucerebbero se “bad of course”, con cinismo istintivo, non fronteggiassero il loro destino infiammabile.
Immeritatamente trascurata, questa forma di Teatro di Popolo ha divertito eistruito, rielaborando in spettacolo di Piazza i fatti più “strascinati”, e perciò definiti “strascini” allusivamente nella contestualità significativa di “scene o, forse ancor più, scenacce”.
Gli “Strascini”sono stati il “web” di ieri, così come le “rappresentazioni di Pupi, Marionette o Burattini” che se n’alimentavano hanno preceduto certi “media-post” di oggi.
Però, a onor del vero, sostenute, quelle, anche da qualche finalità propedeutica.
Non “vendute”, come spesso ora accade, quali personali furori giustizialisti, stupidamente rancorosi e vendicativi, nè inutili pettegolezzi origliati per spubblicare un “Qualcuno” senza riguardo a inconsapevoli Terzi accidentalmente coinvolti.
Al tempo, cogliendone il comune nesso morale, il “Puparo”, da istrionico cronista-recensore di “fatti strascinati”, muoveva criticamente le sue “marionette” che, figure di pensieri e d’azioni, rappresentavano la “Metafora Sociale” e non la “Gogna Mediatica” .
Cosicché, dal “Canovaccio storico” alla “Macchietta estemporanea”, l’Opera diPupi ha profuso entusiasmi e repulsioni, cercando stilisticamente l’emozione della Piazza.
A Questa è dedicato l’insieme degli appunti qui trascritti come in un qualsiasi “quaderno puparo di provincia”. Avendone l’estro, s’immagini un Teatrino recitato da “Pupi, Marionette e/o Burattini”.
Sebbene suggeriti casualmente, nell’ispirazione, dalla cronaca quotidiana, qui, nè lo Strascino nè la Rappresentazione, vanno ricondotti a specifici “Fatti o Personaggi reali”. Bisogna, invece, accettare che siano, come in premessa, metafora astratta e utile ma costantemente fuori criterio da patibolo.