Guida al percorso e agli itinerari
ISBN: 9788868060305
Due strade antiche
caratterizzarono il paesaggio e la storia della Puglia, la via Appia antica e la via Traiana. Mentre la
prima venne costruita in diversi lotti dal 312 a.C. al 191 a.C. da Roma a
Brindisi passando per Benevento e Taranto, la seconda è nota come la strada che
collegava in alternativa Benevento a Brindisi con un tragitto quasi costiero.
La
storia e lo studio del percorso della via Traiana non sono un argomento nuovo
nella storia e nell’archeologia, tuttavia è dal 1913 che nessuno ha osato
attraversarla per intero, se non in modo virtuale, senza mai domandarsi dove
fosse e quali resti siano rimasti. Chiunque scriva su un argomento, che sia di
carattere storico o archeologico, sa benissimo di doversi trovare poi di fronte
a numerose considerazioni di carattere generale, utili ma a volte anche di
minima importanza se non si guarda l’insieme, per cui ci si pongono mille
domande senza mai trovare una soluzione e queste fanno perdere il fine che si
deve perseguire.
Come è
possibile che una strada che ha avuto tanta importanza nella storia sia
decaduta nel corso dei secoli? In che modo si può rintracciare ancora parte di
ciò che esisteva e che consentiva a eserciti, mercanti e pellegrini di
attraversarla? E come è possibile valorizzarla? Queste sono le domande che mi
sono posto. Molto di ciò che era si è perduto e per questo motivo nessuno quasi
più lo ricorda, ma nulla è più emozionante del viaggio e delle tappe che esso
impone, un percorso che, da secoli, è stato testimone di battaglie, scontri,
incontri di civiltà e di personaggi più o meno noti.
La
strada è il luogo dell’incontro, l’amore verso il Prossimo. E il viaggio
comprende la speranza di ritornare. Come il pellegrino che, andando per le
strade, raggiunge la meta dopo averla avvistata a distanza, così mi sono
permesso di avvicinarmi al problema con una volontà per niente gerarchica e
imperativa, ma solo per consentire a tutti di intraprendere un cammino che ha
segnato le tappe fondamentali della civiltà campana e pugliese insieme alla
“regina delle vie”, la via Appia.
Ognuno
di noi dovrebbe intraprendere un viaggio. Chi non può farlo può procedere lungo
un percorso mentale, l’itinerarium
mentis verso una destinazione fra paesaggi meravigliosi e luoghi
ormai abbandonati da secoli, fra gli scuri terreni irpini o fra le bianche
sponde di Egnazia e, al di là di queste, verso un verde paesaggio sotto un sole
e un cielo stellato privi di inquinamento.
(L'Autore)