Teatro, letteratura e vita.
ISBN: 88-8229-955-2
Il libro raccoglie gli
Atti di un Convegno Internazionale di Studio svoltosi a Verona nel
2.009, a cui hanno partecipato studiosi italiani e stranieri che hanno
preso in esame testi rari per ridare voce ad aspetti meno conosciuti
della stampa, della lettura e dell’interpretazione della Bibbia nel
Rinascimento.
La Bibbia e i testi sacri erano per le donne di vasta
cultura classica e religiosa, strumenti di lettura individuale oltre
che di ricerca e di meditazione religiosa personale, tanto che spesso le
stesse ne erano le committenti. La Bibbia, letta , cantata, ascoltata,
si innesta come frammenti di luce e di vita nelle opere letterarie,
nella poesia e nel teatro e perfino nel romanzo, nei dipiunti, nelle
figure della Bibbia.
Le eroine bibliche si rendono protagoniste degli
episodi più celebri, rappresentano le virtù e i peccati oppure sono
ancorate al loro ruolo di madri, mogli e sorelle di eroi biblici. Esse
si offrono per evocare avvenimenti contemporanei attraverso suggestive
allegorie.
Una corposa bibliografia completa questo importante saggio.
Il Gruppo di Studio sul Cinquecento Francese, che opera fin dal 1986, si propone di valorizzare e diffondere gli studi sul Cinquecento francese, in una prospettiva eminentemente franco-italiana. Gli argomenti che hanno formato o formeranno oggetto di riflessione e di studio da parte degli aderenti (e di quanti possono essere interessati alle iniziative del Gruppo stesso) concernono sia le grandi articolazioni della storia letteraria, della storia delle idee e di quella politica e religiosa del Rinascimento (dalla fine del Quattrocento alla morte di Enrico IV), che le figure emblematiche di un tempo che è lungi dall'aver esaurito il suo dinamismo sul piano ideologico; ma anche aspetti minori, figure non adeguatamente messe a fuoco o cadute nell'oblio, motivi secondi o segreti che attendono tuttavia la chiarificazione dell'analisi. Una ovvia predilezione per il mondo dei segni letterari non esclude pertanto attenzione alle altre realtà che coinvolgono e condizionano la "polis": senza indulgere, per altro, verso una interdisciplinarietà di partito preso, quale si pratica oggi da parte di taluni.