ISBN: 9788868061043
In questa raccolta insiste tanta parte della mia vita.
Il titolo stesso pare indicarcelo – scrive Pietro Magno - I labirinti rappresentano infatti l’emblema della complessità dell’esistenza e del suo girovagare in cerca d’una via d’uscita dalle tante difficoltà…
Per me, d’altronde, non si è mai trattato di "scrivere poesie" quanto di esporre la personale sintassi emotiva "in poesia", piuttosto che in musica o in pittura.
Con ciò, da sempre consapevole di come "carmina non dant panem" né delirio di lettori, oggi come ieri, ritengo indispensabile sconsacrare l’idea della poesia "oggetto immateriale" e del poeta "entità astratta" se ci si vuole evitare l’indifferenza da estraneità.
È mia opinione che semplicemente siano, l’una, forma di Strumento comunicativo, l’altro, professione di Qualità umana.
Ma non si tratta – continua Pietro Magno – soltanto di una partecipazione soggettiva: vi entrano pure figure storiche. (…) Socrate (…), non più il filosofo che conosciamo, quanto piuttosto un vecchio testardo che si ostina a bere la cicuta (…) la rievocazione di Cleopatra dà spunto a riflessioni ( … ) quella di Didone fa rivivere la dolorosa storia amorosa (…) prima del gesto letale (…).
Pur sempre percependo il confine invalicabile tra l’Io e l’Altro che, in umiltà, la poesia avverte primo senso del limite.
Antonio Valenza